Chi si prenderà cura di te in caso di infortunio, lieve o invalidante che sia?
La risposta dell’intervistato medio porta immediatamente alla mente il sistema pubblico. Viene spontaneo pensare allo Stato sia a causa dei contributi previdenziali versati e dichiarati dai lavoratori, sia a causa di archetipi acquisiti durante l’infanzia, in cui nonni e genitori potevano fare affidamento su tutele pubbliche generose.
Ma il contesto del welfare statale è profondamente cambiato e si sono ridotte sensibilmente le protezioni e le sicurezze di cui si poteva godere fino a qualche anno fa.
Non è più automatico ricevere soldi da parte degli enti pubblici in caso di infortunio e, se ci si riesce, spesso non bastano a garantirsi le migliori cure e il mantenimento di un tenore di vita dignitoso. Basti pensare alla pensione di inabilità per invalidi civili: per l’anno 2022 l’assegno mensile era di 291,69 euro per 13 mensilità, erogata solo in caso di riconosciuta inabilità lavorativa totale e permanente e sempreché il reddito del richiedente non superasse i 17.050,42 euro. Senza dover pensare al peggio, è sufficiente ricordare che non solo non è previsto nessun indennizzo per invalidità inferiore al 6%, che può essere la conseguenza ad esempio di un colpo di frusta o della frattura di un braccio, ma l’infortunato sarebbe costretto a pagare di tasca propria la fisioterapia, le visite, eventuali interventi e i farmaci.
A meno che non abbia un’assicurazione privata.
A questo punto vien da sé come la sottoscrizione di una polizza infortuni sia non più un’opzione, usata principalmente da imprenditori e professionisti, ma una vera e propria necessità per tutti, inclusi i dipendenti, pubblici e privati, gli inoccupati e le casalinghe.
Ad oggi, infatti, il quadro delle tutele pubbliche è molto variegato e i sostegni statali cambiano anche di molto in relazione alle diverse tipologie di infortunio.
La polizza infortuni permette non solo di ricevere le risorse monetarie che servono per garantirsi le migliori cure, per recuperare il prima possibile la salute e tornare alla vita di tutti i giorni, ma soprattutto per tutelare se stessi e i propri familiari dagli imprevisti della vita. E garantire la serenità in ogni circostanza, dal lavoro ai viaggi, dal tempo libero alle attività sportive, 24 ore su 24. Solo per le attività sportive le rilevazioni Istat indicano che, ogni anno in Italia, si verificano poco meno di 300.000 infortuni mentre, per quanto riguarda l’ambiente domestico, secondo i dati dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro ogni anno in Italia si verificano oltre 3 milioni di incidenti domestici, di cui circa 5.000 mortali e 600.000 che coinvolgono le casalinghe.
In generale, nonostante la prevenzione sulla sicurezza, il lavoro continua ad essere tristemente teatro di numerosi incidenti dal momento che, spesso, occupa la metà del tempo a nostra disposizione ogni giorno: nel 2022 le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) sono state 697.773, +25,7% rispetto al 2021 e 1.090 delle quali con esito mortale.
La priorità è tutelarsi proprio da questi infortuni gravi, che possono cambiare la vita dell’intera famiglia mettendo a repentaglio patrimonio e capacità di generare reddito e, in alcuni casi, portare anche a una grave invalidità o alla morte. Soprattutto se si considera che il 32,8% delle famiglie italiane con ISEE è monoreddito e si troverebbe quindi in difficoltà economica qualora venisse a mancare il percipiente il reddito.
Sono incomprensibili i motivi per cui è obbligatoria la stipula di assicurazioni su determinati beni, come gli immobili e le automobili, ma non lo sia ancora sul valore più prezioso: la salute (eccezion fatta per l’assicurazione infortuni obbligatoria prestata dall’INAIL ai lavoratori, che però è proporzionale ai contributi versati e all’anzianità contributiva e non arriva mai a tutelare l’intero reddito del contribuente). Forse perché non tutti ne conoscono caratteristiche e funzionamento in modo approfondito.
Come funziona l’assicurazione infortuni
A fronte di un premio versato alla compagnia, proporzionale alla tipologia di attività svolta e alle somme assicurate, al verificarsi dell’evento, l’assicurato riceverà un indennizzo sotto forma di denaro in unica soluzione e/o se attivata (per gli eventi gravi) sotto forma di rendita vitalizia. Naturalmente l’importo dell’indennizzo è correlato alle somme assicurate in polizza.
La polizza Protezione Infortuni di Credemassicurazioni, ad esempio, offre la possibilità di assicurarsi da eventi gravi conseguenti ad un infortunio, con un massimale fisso di Euro 100.000.
L’assicurato può pagare il premio, di 204 € annui, in un’unica soluzione oppure può decidere di frazionarlo mensilmente senza costi aggiuntivi.
Scopri come tutelarti con Protezione Infortuni
Protezione Infortuni è un prodotto assicurativo di Credemassicurazioni S.p.a.
Prima della sottoscrizione, leggere il Set Informativo disponibile presso le filiali dell’intermediario Credito Emiliano S.p.a. e sui siti internet dell’intermediario www.credem.it e di Credemassicurazioni S.p.a. al link indicato sopra, anche ai fini della comprensione, tra le altre cose, delle caratteristiche, dei rischi, dei costi e delle limitazioni del prodotto.